Come scrive Giuseppe Pantone su corriereweb.net i più importanti Social Network stanno combattendo a spron battuto il fiorire sempre più crescente dei fake, ossia dei profili falsi.
Ma come si può bloccare un profilo falso?
Molte scelte fatte da Facebook nell'ultimo anno non sono piaciute a molti utenti i quali hanno deciso di abbandonare definitivamente il social network per eccellenza.
Tra le tante cose la Privacy Policy Facebook avrebbe sbagliato alcune mosse: un atteggiamento
poco chiaro e poca trasparenza non avrebbero convinto numerosi iscritti
al social network, che hanno puntanto il dito contro l'ambiguo metodo
di votazione con il quale Facebook proponeva ai propri utenti di votare
la normativa sulla privacy.
Ecco perché Zuckerberg ha pensato al nuovo Diario tutt'oggi in via di modifica per cercare di far riavvicinare le persone al social network inblu, che piano piano sta
perdendo quell'etica che lo contraddistingueva dagli altri social
network.
A godere di queste continue voci su Facebook sono proprio i
rivali di Twitter, celebre piattaforma di microblogging, sicuramente più
seria e meno incentrata a raggiungere quei record in un tempo
brevissimo.
Entrambi i social network comunque, non riescono a bloccare
la piaga dei Bot, ovvero computer che generano profili falsi in loop,
utili alle aziende e alle persone in cerca di visibilità che per pochi
euro possono letteralmente acquistare centinaia di utenti e fan per le
proprie pagine personali.
Twitter si è mosso bene, dato che ci può
essere solamente un profilo ufficiale, e dunque potrebbe essere più
semplice individuare pagine fan con utenti fake, mentre su Facebook per
una persona ci possono essere numerosi profili anche non ufficiali ma
che a prima vista potrebbero esserlo.
In ogni caso è difficile trarre
una stima ufficiale, anche se recentemente il professor Marco Camisani Calzolari ha mostrato al pubblico e nel suo ultimo libro “Fuga da Facebook” quali siano le
aziende ed i personaggi pubblici che hanno utilizzato tale tecnica
anomala; il risultato è che in alcuni casi oltre la metà degli utenti
iscritti ad una pagina fan sono risultati "inattivi sul social network",
essendo, chiaramente, dei veri e propri Bot.
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