[mercoledì 26 ottobre 2011 - L'antro del nerd]
Un tema che è più che altro una curiosità, oggi, ma che può comunque
fare riflettere sul livello di digitalizzazione che la nostra vita ha
ormai raggiunto, sia che ne siamo consapevoli sia che non lo siamo.
Parliamo infatti di una particolare funzione di Facebook, cioè la possibilità di realizzare un account commemorativo.
Che cos’è un account commemorativo?
Detto in parole molto semplici, è il
profilo di un morto. Per essere più precisi, è il profilo di un utente
che era iscritto a Facebook, ma che adesso non potrà più accedere a
Facebook, causa cessazione delle proprie funzioni vitali.
Personalmente lo trovo alquanto inquietante, ma Facebook ha preso in
considerazione anche questa possibilità e ha preparato un apposito stato
del profilo, attivabile alla morte di un utente. Un account
commemorativo serve appunto a ricordare un utente morto, se i suoi amici
e parenti decideranno di servirsi di questa possibilità. Mi aspetto in
futuro anche una sezione apposita, col cimitero di Facebook, ma lasciamo
perdere. A ogni modo, se alcuni di voi si sono chiesti cosa potrebbe
accadere al proprio account su Facebook in caso di morte, la risposta è
questa.
Come funziona un account commemorativo?
Sotto certi aspetti, funziona come un account normale, ma con alcune
differenze. Innanzitutto, non vi può accedere nessuno, essendo morto il
suo legittimo titolare: non è possibile effettuare il login in un
account commemorativo, né lo si può aggiornare, ma lo si può soltanto
vedere da fuori e, se si vuole, lasciare un commento o qualche altra
forma di ricordo.
In secondo luogo, la privacy del profilo è impostata su “Amici”,
qualunque fosse il suo stato prima di diventare commemorativo: soltanto
gli amici lo potranno visitare, oppure trovare nelle ricerche, e
soltanto gli amici potranno eventualmente lasciare un post sulla Bacheca. Come è ovvio, questo account non comparirà neppure tra i “Suggerimenti”, nella Home degli altri utenti.
Siccome i gestori di Facebook non possono conoscere lo stato di salute
di tutti gli utenti, tocca agli amici o ai parenti segnalare un
eventuale account da rendere commemorativo, se così vogliono, e per
segnalarlo esiste un apposito form da compilare (un modulo digitale, insomma):
Bisogna anche fornire una qualche prova dell’avvenuto decesso,
ovviamente, per evitare che persone di dubbio gusto e dubbia
intelligenza possano divertirsi a segnalare come morti utenti che,
invece, sono vivi e vegeti. In caso si dovesse verificare, e l’account
di un vivo dovesse essere trasformato in commemorativo in seguito a una
falsa testimonianza, è presente anche un apposito form per segnalare il
problema e chiedere la riattivazione del proprio account:
Tutto questo per dire che non vi libererete mai di Facebook, neppure da morti.
Scherzi a parte, se si preferisce è disponibile anche la possibilità di
rimuovere l’account, invece di trasformarlo in commemorativo e questa
possibilità è disponibile per tutti, inclusi i vivi: è possibile
cancellarsi definitivamente da Facebook, facendone richiesta, ma è una
operazione molto più complicata della semplice disattivazione del
proprio account. La disattivazione dell’account è una operazione che può
essere invertita in ogni momento, riattivandolo con facilità; la
cancellazione del proprio account, invece, è una operazione a senso
unico e non può essere annullata.
Per la rimozione di un defunto, il form è questo:
In caso di richieste speciali, però, è comunque necessario fornire anche
una prova concreta e legale della propria parentela col defunto e del
proprio diritto di eseguirne le volontà. Nello specifico, sono validi i
seguenti tipi di documento:
Certificato di nascita della persona defunta.
Certificato di morte della persona defunta.
Documento legale che certifichi che sei il rappresentante legale della persona defunta o un suo erede.
Certificato di nascita della persona defunta.
Certificato di morte della persona defunta.
Documento legale che certifichi che sei il rappresentante legale della persona defunta o un suo erede.
Una domanda che resta, alla fine, è però la seguente: a cosa serve un account commemorativo?
Le risposte possono essere numerose e variegate, così mi limiterò alla
mia. Dal punto di vista dell’utente morto, un account commemorativo non
serve a nulla, proprio come non servono a nulla le varie cerimonie
funebri: quando sei morto sei morto, possono farti qualsiasi cosa e a te
non cambierà nulla. In un fosso o in un mausoleo di marmo, la tua
condizione non cambierà.
Un account commemorativo, proprio come i vari riti funebri, serve semmai
ai vivi: amici, parenti o conoscenti che siano. Beh, forse “serve” è un
termine troppo forte; diciamo semmai che può essere utile, perché un
profilo commemorativo su Facebook non rientra proprio tra le cose che
ritengo necessarie, nel mondo. A ogni modo, può avere una sua utilità,
per tutti quelli che hanno bisogno di un contatto tangibile e visibile
con chi è morto. È l’equivalente digitale della foto da conservare sul
mobile di casa, magari con una candela di fronte, o un vaso di fiori: un
profilo da tornare a visitare ogni tanto, per ripercorrere scene,
episodi e pensieri condivisi con quell’utente e, se si vuole, lasciare
un messaggio o un commento sulla Bacheca. Come tutte le cerimonie
funebri, anche la creazione di un account commemorativo può servire a
consolare i vivi, cioè i veri destinatari di ogni rito funebre.
Un passo verso la creazione di cimiteri virtuali, insomma, e che fa
davvero riflettere sullo spessore raggiunto dalle nostre vite
digitali...
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