Ne parlavamo proprio ieri di questa anomalòia tutta italiana dove il presidente del consiglio ha almeno una cinquantina di fake (profili falsi) e nessun profilo vero.

Dicevamo che molti followers ci sono caduti (nel tranello, ndr), altri, anche politici, ancra non hanno capito che chi scrive i cinquettii non è di certo il professor Monti e nessuno del suo entourage
 
E' soprattutto per questo che nel quartier generale della comunicazione della Presidenza del Consiglio, proprio in queste ore, si sta pensando alla creazione di un profilo ufficiale del professore. 

Il vero Monti potrebbe sbarcare su Twitter a breve. Il tempo di superare alcune resistenze interne.
Nello staff della Presidenza, infatti, ci sono due correnti di pensiero. Da una parte chi vuole dare continuità al piano di riavvicinamento del governo tecnico ai cittadini, crede nella forza dei cinguettii, vuole creare un corridoio di notizie ufficiali sul social network per arrivare direttamente agli italiani e interagire con loro.
Dall'altra c'è chi è restio a una comunicazione al di fuori degli schemi istituzionali e fa ostruzionismo ai pensieri più riformisti. Di sicuro tutte e due le correnti sono d'accordo su un punto: Palazzo Chigi non avrà mai un profilo Facebook. E' un media allo sbando, poco professionale, dove si consuma lo svago estremo e il rischio è ritrovarsi tra i fan e gli amici una schiera di escort.