Da mesi e mesi, tra botte e risposte, si dice che Beppe Grillo avrebbe la metà dei
followers su Twitter che corrispondono a fake, cioè a profili falsi, inventati ad hoc per far credere che i seguaci del comico genovese siano nettamete superiori rispetto alla realtà.
Si diceva, con infinite smentite da parte dello stesso Grillo, che il 54,54% dei suoi followers
non sarebbero riconducibili a reali account “umani” ma sarebbero dei
“bot”, cioè dei simulatori virtuali di comportamenti umani (o comunque
degli account inattivi).
Lo ha sostenuto a viva voce più volte in questa sua ricerca il pofessor Marco Camisani Calzolari, studioso di internet e di linguaggi digitali,
oltre che fondatore e CEO della Speakage, azienda che produce
piattaforme web per grandi aziende internazionali.
La medesima ricerca era già stata
condotta sui più famosi brand italiani e mondiali – da CocaCola ad
Armani, passando per Samsung ed Ikea. I risultati furno pubblicati l’8 giugno scorso.
Ma naturalmente il grande scalpore l’hanno fatto i dati su Beppe Grillo.
Ma oggi la nostra redazione ha voluto fare un'altra ricerca e vedere se, ad oggi, esistono profili falsi dello stesso Grillo.
Se l'originale è uno solo, certificato da Twitter stesso con la coccarda celeste accanto al nome che ne certifica l'autenticità (vedi il primo profilo della foto sotto), sotto appare una sfilza quasi "infinita" di finti profili che si professano essere l'originale.
In attesa di nuovi sviluppi... REPORTHEFAKES ricorda a tutti i suoi lettori, amici e follower di segnalare i profili falsi che trovano on line
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