Il progetto “Fake Blind” istituito dalla Guardia di Finanza di Bagheria, in
provincia di Palermo, ha
portato i frutti sperati.
La truffa scoperta annonta a circa 520.000 euro.
Di cosa stiamo parlando? Di falsi invalidi scoperti dalle fiamme gialle grazie al comportamento assolutamente normale tenuto sui social network da parte di tre persone.
È questo il caso di tre falsi ciechi, che percepivano una pensione di invalidità pur non avendone nessun diritto. In un caso la truffa si è protratta perfino per quasi 40 anni.
Le tre persone denunciate sono un cinquantenne di Santa Flavia, che risultava falso invalido dal 1974, e una coppia di fratelli di Misilmeri, un uomo e una donna, che invece si erano fatti diagnosticare la cecità assoluta dal 1988.
Scena di vita quotidiana, foto in auto o con amici, tutte postate su Facebook. Poi ulteriori controlli incrociati che hanno dato il via alla suddetta operazione.
A smascherarli é stata quindi l’analisi dei loro profili su Facebook che, al di l# della privacy, hanno rivelato degli stili di vita non compatibili sicuramente con le loro sedicenti menomazioni.
Addirittura la diagnosi di cecità completa é stata smascherata dalle foto dell’acquisto di una autovettura regolarmente registrata al PRA.
Questa volta non possiamo parlare di Fake (profili falsi) veri e propri, ma di Fake Blind, ossia di falsi ciechi che utilizzavano in modo "inappropriato" i social network.
portato i frutti sperati.
La truffa scoperta annonta a circa 520.000 euro.
Di cosa stiamo parlando? Di falsi invalidi scoperti dalle fiamme gialle grazie al comportamento assolutamente normale tenuto sui social network da parte di tre persone.
È questo il caso di tre falsi ciechi, che percepivano una pensione di invalidità pur non avendone nessun diritto. In un caso la truffa si è protratta perfino per quasi 40 anni.
Le tre persone denunciate sono un cinquantenne di Santa Flavia, che risultava falso invalido dal 1974, e una coppia di fratelli di Misilmeri, un uomo e una donna, che invece si erano fatti diagnosticare la cecità assoluta dal 1988.
Scena di vita quotidiana, foto in auto o con amici, tutte postate su Facebook. Poi ulteriori controlli incrociati che hanno dato il via alla suddetta operazione.
A smascherarli é stata quindi l’analisi dei loro profili su Facebook che, al di l# della privacy, hanno rivelato degli stili di vita non compatibili sicuramente con le loro sedicenti menomazioni.
Addirittura la diagnosi di cecità completa é stata smascherata dalle foto dell’acquisto di una autovettura regolarmente registrata al PRA.
Questa volta non possiamo parlare di Fake (profili falsi) veri e propri, ma di Fake Blind, ossia di falsi ciechi che utilizzavano in modo "inappropriato" i social network.
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