In gergo si chiamano teste di legno. Persone nullatenenti che si intestano società e quanto altro per attuare frodi. Ora ci sono anche on line sempre pronte ad attuare frodi informatiche e truffa
online.
Dalle risultanze investigative acquisite in tutta Italia nel corso delle
indagine è emerso, che in più casi, offrivano a senzatetto,
tossicodipendenti e persone indigenti una cinquantina di euro per
acquistare carte Postepay e sim card da utilizzare poi per operare
numerose truffe sulle maggiori piattaforme online di commercio
elettronico (e-Bay, subito.it
e Kijiji).
Mediante "falsi profili" venivano così posti in vendita
oggetti inesistenti e particolarmente "appetibili" dagli utenti in rete.
I falsi venditori chiedevano poi il
pagamento della merce mediante ricarica Postepay e per dissipare il
sospetto di un'eventuale truffa si facevano contattare su una delle sim
intestaste ai prestanome. Una volta che l'acquirente effettuava la
ricarica, il denaro veniva ritirato direttamente agli sportelli postamat
mentre contestualmente i truffatori scomparivano dalla rete
abbandonando i "profili utilizzati".
Le altre sim card e le Postepay
invece venivano utilizzate per "monetizzare" i proventi del "phishing".
Attraverso mail "trappola" alcuni utenti in rete erano indotti a
visitare siti clone dei propri istituti di credito. Accettata la
connessione alle pagine web truffaldine ed inserite le proprie
credenziali di accesso ai conti correnti online, in pochi minuti, le
vittime si vedevano prosciugare discrete somme di denaro.
Mediante
connessioni telematiche estere i soldi sottratti venivano in parte
utilizzati per ricaricare le schede telefoniche e le carte postepay
intestate ai prestanome ed in parte utilizzati per effettuare giocate
sui siti di poker online, dove chi vinceva la mano era normalmente un
complice dei rei.
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